COMUNICATO STAMPA
Stallo della produzione alla MERKER, maestranze senza stipendi, uno stabilimento che non decolla da tempo esigono da parte di tutti rigore e senso di responsabilità, sconsigliando polveroni politici e indistinte ammucchiate al capezzale del “Grande malato”.
I 480 lavoratori della MERKER e le loro famiglie non sono pacchi postali da “caricare e trasportare” a Roma o altrove a prescindere da una urgente necessaria e definitiva chiarificazione sulle ragioni, tutte, del grave ritardo realizzativi del Piano Industriale aziendale.
Per quanto ci è dato di sapere abbiamo più di un dubbio che tali ragioni siano fondamentalmente ed esclusivamente riconducibili al mancato finanziamento del Contratto di Programma fermo al CIPE.
In nome dei 480 posti di lavoro da “salvare” oggi occorre pretendere la verità da parte di tutti i soggetti privati e pubblici che sono parte in causa.
La Giunta Regionale d’Abruzzo, a partire dal Presidente On. G. Pace, chiarisca i motivi del suo sostanziale pesante disimpegno nel sostenere a Roma il finanziamento del Contratto di Programma MERKER.
Il sottosegretario di Stato, On. N. Sospiri, dica una parola chiara sulle ragioni per cui il CIPE, un Organismo del Governo nazionale di cui è prestigioso rappresentante si rifiuta di deliberare positivamente.
L’Azienda chiarisca, Piano industriale alla mano aggiornato rispetto ai gravi ritardi che registra, quali sono le condizioni e i tempi perché l’impianto vada a regime e possa dunque garantire con le sue produzioni (8.500 rimorchi l’anno) l’occupazione certa almeno delle sue attuali maestranze.
Massima chiarezza e trasparenza da parte dell’Azienda e “buona politica” da parte delle Istituzioni nazionali, regionali e locali sono il presupposto per garantire i lavoratori della MERKER.
Il Segretario Generale Regionale Il Segretario generale di Pescara
Franco Leone Mario Boyer
Pescara 28.11.2002