A giudizio della CGIL Abruzzo il Piano di riordino della rete ospedaliera, approvato dalla Giunta Regionale, non risulta idoneo a correggere le gravi distorsioni in corso da anni nell’uso delle risorse della Sanità non intervenendo adeguatamente a rimuovere le cause strutturali dei deficit delle ASL e il crescente indebitamento. A questi fini sarebbero necessarie “terapie forti” , ben più incisive di quelle indicate nel Piano, a partire dalla riconversione di una parte della spesa impropriamente assorbita dalla ospedalità pubblica, oltre che da quella privata, in servizi di medicina territoriale e di prevenzione. Il taglio alla sanità privata, prevista dal Piano, è del tutto insufficiente se non si corregge la spesa ospedaliera pubblica. La spesa sanitaria è destinata a crescere se non si spostano risorse adeguate a favore dei Distretti Sanitari di Base, dell’Assistenza Domiciliare Integrata, delle Residenze Sanitarie Assistenziali e della prevenzione. La Giunta Regionale ha deciso un’altra strada, quella dell’aumento dell’IRAP, dell’IRE e dei tickets sulla farmaceutica, una scelta sostanzialmente conservativa del modello sanitario in essere che scarica disfunzioni e sprechi sugli utenti e sulla cittadinanza. A questo punto appare scontato che, alla verifica del deficit 2006 che sarà compiuta il 30 aprile 2007, la Regione disporrà un ulteriore manovra fiscale aggiuntiva che, oltre a pesare sulle tasse dei cittadini, avrà un effetto depressivo per l’insieme dell’economia. Alla luce di queste valutazioni, i Sindacati sono costretti a ricorrere alla più forte protesta e mobilitazione dei lavoratori non soltanto a tutela del diritto alla salute dei cittadini e dei diritti dei lavoratori, a partire dal ritiro della delibera sui tickets farmaceutici, ma anche per rendere possibile, con il risanamento del deficit sanitario, il recupero di risorse fondamentali per sostenere lo sviluppo economico e sociale di cui l’Abruzzo ha sempre più urgente necessità.
La Segreteria regionale