1) L’intervento è svolto a nome di Cgil-Cisl-Uil ed Ugl ed è frutto delle riflessioni svolte congiuntamente sul tavolo di concertazione, in svolgimento, sul documento regionale proposto per l’adozione del Piano Trasporti   Integrato.

2) Le nostre analisi confermano  ed evidenziano problemi e criticità connessi alle insufficienti e poco funzionali infrastrutture esistenti nonché ad un inadeguato sistema di trasporto collettivo, riconducibili ad una carente programmazione negli anni da parte della Regione e degli Enti locali.

3) Infatti il  quadro che emerge, può essere sottolineato, con:

– L’assoluta mancanza di un efficiente sistema di mobilità che preveda l’utilizzo combinato ottimale di tutti le infrastrutture e i vettori disponibili: strade, porti, aeroporti, interporti, ferro, gomma, mare;

– Un sistema di mobilità delle merci basato sulla quasi esclusiva monomodalità strada-gomma e caratterizzato da alti costi economici, inefficienze, sprechi energetici, insostenibilità ambientale, alta incidentalità;

– Una Regione a due velocità.

La Regione delle aree interne, nella quale persiste una bassa densità demografica, arretramento progressivo dello sviluppo economico e sociale e nella quale i sistemi di mobilità in atto appaiono, tra l’altro, del tutto inadeguati a sfruttare le enormi potenzialità turistiche offerte dai parchi e dalle bellezze naturali della nostra regione. La Regione delle aree costiere, con tassi di insediamento crescenti e collegata per lo più adeguatamente con le vallate interne, ma che sconta condizioni di emergenza ambientale attribuibili a criticità acute del traffico urbano, permanente congestione, dove l’uso dei mezzi privati è patologicamente preponderante rispetto al trasporto pubblico collettivo.

4) Alla luce di queste considerazioni, devono essere svolti i dovuti approfondimenti(tra l’altro indicate nel Report 5 della proposta di PRIT) al fine di:

  1. a) Consolidare il ruolo dell’Abruzzo nella rete TEN (Rete transeuropea di trasporto)
  2. b) Migliorare i collegamenti con le regioni limitrofe;
  3. c) Migliorare i collegamenti all’interno della regione;
  4. d) Migliorare i collegamenti verso le piattaforme strategiche, le aree snodo e i centri principali della regione in genere;
  5. e) Promuovere mobilità sostenibile nelle aree urbane e in quelle a domanda debole.

5) La riunione di questa mattina, le considerazioni introduttive , da noi condivise, svolte dal Presidente Del Turco, ci chiedono uno sforzo ulteriore nella indicazione delle PRIORITA’ INFRASTRUTTURALI

La Piattaforma sindacale esplicita, all’interno di una lunga serie di interventi censiti  anche nel documento elaborato dall’Ufficio programmazione della regione,  quelle opere prioritarie compatibili con le risorse a disposizione e funzionali alle strategie di intervento sopraesposte:

Il porto di Ortona – Occorre rompere l’isolamento dell’Abruzzo, una regione particolarmente favorita dalla posizione geografica ottimale e che funge da cerniera con il nord Europa, con il Medio Oriente e con i paesi balcanici. Un obiettivo prioritario deve essere il potenziamento del porto commerciale di Ortona, lo scalo su cui occorre concentrare gli investimenti finalizzati alla portualità commerciale in virtù dei presupposti che Ortona possiede per la movimentazione delle merci con particolare riferimento agli spazi retro-portuali, all’adeguata  profondità dei fondali e alla favorevole posizione geografica rispetto alle grandi realtà industriali limitrofe.

La linea ferroviaria Roma – Pescara – Circa il potenziamento dell’asse Tirreno-Adriatico, con particolare riferimento agli interventi prioritari per la riqualificazione e la velocizzazione della linea ferroviaria Roma_Pescara, va portato ad urgente ultimazione il progetto curato da Italferr del gruppo FS. Rimane tuttavia aperto il problema dei finanziamenti e dei reali tempi di realizzazione dello stesso di cui sollecitiamo le necessarie risposte. Gli interventi infrastrutturali da realizzarsi in lotti dovranno obbligatoriamente considerare le emergenze di mobilità. Tra esse vi è senza dubbio la tratta Avezzano Roma.

Autoporti e Interporti – Tra le priorità vanno altresì inseriti il completamento e la messa in funzione  dell’Interporto di Manoppello, adeguatamente collegato con il sistema viario, autostradale, ferroviario e il Porto di Ortona, degli Autoporti di Roseto e San Salvo, del Centro smistamento merci di Avezzano.

Aeroporto d’Abruzzo – Potenziamento delle infrastrutture e della logistica aeroportuale in un quadro di forte valorizzazione dei servizi nazionali ed internazionali persone e merci e di sostegno allo sviluppo turistico della Regione. Il piano di potenziamento e riorganizzazione predisposto dall’azienda aeroportuale dovrà essere oggetto di specifico confronto e concertazione.

Pedemontana Abruzzo – Marche – Carattere prioritario deve assumere la realizzazione della “Pedemontana Abruzzo-Marche”, il collegamento longitudinale posizionato nella media alta collina compresa tra gli interventi strategici di preminente interesse nazionale individuati dalla Legge Obiettivo del 21 dicembre 2001 n. 443, favorendo così, efficaci collegamenti tra le province di Ascoli  Piceno, Teramo e Pescara.

COLLEGAMENTI CON LE REGIONI LIMITROFE

I collegamenti con le regioni limitrofe vertono essenzialmente sull’asse Abruzzo – Lazio per il quale si condivide la proposta di un trasporto intermodale ferro-gomma con attestamento in località Lunghezza (in provincia di Roma). Affinché si realizzino le giuste aspettative di riduzione dei tempi di percorrenza e di una migliore qualità del servizio, vanno chiariti tutti gli aspetti legati alla realizzazione del punto di interscambio attualmente individuato a circa 10 minuti dalla relativa uscita autostradale di Lunghezza. Contestualmente occorre definire sia le fonti di finanziamento della infrastruttura da realizzarsi in territorio laziale sia approfondire la problematica connessa al sistema di contribuzione chilometrico in alternativa alle condizioni vigenti. Un altro aspetto estremamente propedeutico alla funzionalità del progetto è la “frequenza” dei trasferimenti ferroviari da Lunghezza a Roma e viceversa. Con la piena efficienza del punto di interscambio, si offrirebbe inoltre, una valida alternativa anche a quanti, parcheggiando il mezzo privato, potrebbero raggiungere il centro di Roma in poco tempo.

Lo stesso collegamento con la regione Campania e con Napoli in particolare, può essere migliorato attraverso l’utilizzo, per la tratta Sulmona-Carpinone, delle risorse previste nella misura 1.2.2 del Docup Abruzzo 2000/2006 pari a 28 milioni di euro.

COLLEGAMENTI ALL’INTERNO DELLA REGIONE

Anche per quanto riguarda i collegamenti all’interno delle regione, l’idea di costruire un Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR noto come E rovescia) non solo è percorribile ma necessario. Le modifiche suggerite nel Report 5 possono creare ulteriori benefici favorendo i collegamenti con altre realtà territoriali regionali quali Martinsicuro, Vasto, San Salvo e L’Aquila. Contestiamo invece radicalmente, il progetto di arretramento dell’attuale stazione ferroviaria di Teramo avanzato dall’amministrazione comunale e rivendichiamo il prolungamento della rete ferroviaria nel centro cittadino anche in funzione di un auspicabile avvicinamento del servizio alle porte del Parco. Il progetto dell’amministrazione comunale di Teramo  vanificherebbe per l’intera provincia i benefici attesi dal potenziamento dei servizi di Trasporto Ferroviario Metropolitano. La piena operatività del Progetto SFMR presuppone interventi di riqualificazione delle stazioni esistenti (oggi in uno stato di totale abbandono) e l’implementazione delle stesse. L’adozione del Progetto SFMR comporterà, così come prevede il PRIT, una notevole razionalizzazione del trasporto pubblico su gomma i cui percorsi oggi si sviluppano parallelamente alla rete ferroviaria. La realizzazione della nuova modalità di trasporto dovrà avvenire con un percorso graduale, per fasi e verifiche. Non è assolutamente ipotizzabile immaginare un trasferimento netto della mobilità dalla gomma al ferro senza che il processo venga accompagnato da una condivisione di fatto dei cittadini. Completamente negativo è il nostro giudizio rispetto alla ipotesi prevista nel PRIT, di collegamenti di adduzione tra le stazioni ferroviarie in quanto si produrrebbero rotture di carico, aumenti dei tempi di percorrenza, con la conseguenza di allontanamento dell’utenza dal mezzo pubblico. Al Progetto deve essere altresì correlato un apposito piano per il riassorbimento del personale delle linee progressivamente sostituite dalla nuova modalità.

Sempre nell’ambito dei collegamenti all’interno delle regione assume una particolare priorità il completamento della Teramo-Mare, progetto peraltro già esecutivo e di vitale importanza per i collegamento tra la costa e le zone interne della provincia teramana e aquilana, come pure la definitiva realizzazione del Sistema di trasporto elettrificato a tecnologia avanzata tra Francavilla Pescara Montesilvano Silvi, come modalità complementare e non alternativa al Progetto Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale.

BACINI DI TRAFFICO

Nell’ambito del processo di riforma del trasporto pubblico locale, la Legge Regionale 152/98 (norme per il trasporto pubblico locale) va modificata per la parte attinente i Bacini di traffico, riducendoli dai 10 previsti a un numero più congruo di 4. Una scelta di razionalizzazione, questa, necessaria per favorire processi di aggregazione vettoriale  eliminando sprechi e sovrapposizioni. Ulteriore modifica alla Legge Regionale va inoltre introdotta per l’affidamento dei servizi di trasporto nei comuni con più di 10 mila abitanti. In mancanza di tali innovative normative regionali, assisteremmo all’indizione di ben 27 gare nel territorio regionale contraddicendo, così, di fatto, gli obiettivi della riforma e non cogliendone i benefici. Ad ogni Bacino dunque, dovrà corrispondere una sola unità da mettere a gara.

AZIENDA UNICA REGIONALE DI TPL

Per quanto riguarda l’idea avanzata dalla Regione di procedere al superamento delle tre aziende regionali esercenti il trasporto pubblico locale, riunificandole in un’unica Azienda regionale, il giudizio della Cgil è fortemente positivo. Questa scelta consentirebbe, infatti, di superare il nanismo del settore rispetto allo scenario nazionale in favore di un servizio qualitativamente migliore per l’utenza. Da non sottovalutare, inoltre, i benefici di “sistema” che deriverebbero dalle attività comuni concentrate nei settori a terra (uffici e manutenzione) e  da un ridimensionamento dei costi degli organi societari.

Relativamente alle aziende di trasporto pubblico locale privato vanno favoriti, analogamente, processi di aggregazione societaria, al fine della qualificazione dei servizi e il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale dipendente.

  1. – SISTEMA DI TARIFFAZIONE DEL TRASPORTO LOCALE

Esprimiamo forti perplessità sul nuovo sistema di tariffazione regionale  “a zona” proposto nel PRIT in sostituzione del criterio “Percorrenza chilometrica” in atto e chiediamo a questo fine un necessario approfondimento.

 

NB L’intervento è stato del tutto discorsivo, per cui molti punti non sono stati neanche trattati e descritti, mentre, ad esempio deve essere aggiunta una riflessione sottolineata al momento (fuori sacco) sullo stato del sistema idrico abruzzese, vero e proprio colabrodo da tirare fuori dallo stato di emergenza.

Nella stessa giornata, deve essere annotato, un comunicato ANSA del Presidente Del Turco

Allegato all’intervento successivamente.

 

Data: 17/11/2006
Testata giornalistica: Ansa
Infrastrutture. Del Turco, da Di Pietro il via libera alle                                      priorità indicate  dall’Abruzzo
(ANSA) – PESCARA – ”Nel documento presentato dal ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ci sono tutte le priorità  indicate dalla Regione Abruzzo”. Lo ha detto il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, al termine dell’incontro tra i presidenti delle Regioni e il Ministro sul piano delle opere pubbliche e delle infrastrutture che si e’ svolto a Roma. ”Abbiamo ritrovato nel documento che Di Pietro ha sottoposto alle Regioni – ha aggiunto – le questioni che avevamo sollevato nell’incontro che il Ministro ha avuto con noi all’Aquila quale tempo fa. E questo lo giudico un fatto senza dubbio positivo. Del resto siamo stati la prima regione che ha accolto la disponibilità dello stesso ministro Di Pietro a verificare insieme le priorita’ fondamentali nel campo delle infrastrutture. Rispetto al passato si tratta di una importante inversione di tendenza. In precedenza l’elenco della spesa che avevano presentato era un elenco senza la necessaria copertura finanziaria . Dunque, non valeva. Ora ci troviamo di fronte ad un impegno politico rilevante. In questo senso – ha concluso – la nostra attenzione e la nostra vigilanza rimarranno naturalmente inalterate”.

 

Di Franco Leone

ex Segretario Generale della Cgil Abruzzo - ex Seg. Generale Cgil Pescara e dello Spi Regionale.