Contrariamente a quanto dichiarato nel comunicato, che segue, a Novembre 2005 si svolgerà uno sciopero generale con una vasta partecipazione, oggettivamente robusta, alla Manifestazione ed al corteo. Il governo regionale, vive una fase contradditoria punteggiata da forti aperture, ma con scarso impegno sui temi sollevati dalla Piattaforma unitaria del sindacato abruzzese.
Infatti dallo sciopero amico, proposto da Gianni Rinaldini, segretario nazionale Fiom, si passerà allo Sciopero propositivo, di Cgil-Cisl-Uil. Da quel momento gli incontri con la Giunta Regionale avranno punte forti di concertazione, sui temi, ma anche asprezze non giustificate su temi importanti quali le politiche di Welfare Sociale.
Comunicato Cgil del 20 maggio 2005
Uno Sciopero ha sempre un costo per i lavoratori ed è bene che resti uno strumento da utilizzare con attenzione, razionalità e motivazioni serie.
Naturalmente, per questi motivi, l’idea suggerita da Gianni Rinaldini Segretario Nazionale della Fiom nazionale di svolgere uno Sciopero “amico” contro Del Turco è una battuta , ed è bene che resti tale, per allentare la tensione rispetto ad una situazione di crisi industriale ed occupazionale di proporzioni enormi.
L’incontro di Venerdi 13 cm., organizzato e voluto dal Presidente Del Turco, presenti CGIL-CISL-UIL regionali, i quattro Presidenti delle Amministrazioni Provinciali abruzzesi, gli Assessori regionali al Lavoro ed alle Attività Produttive, con l’on. Borghini, in rappresentanza del Governo, ha rappresentato l’esplicitazione del cambio di atteggiamento, rivendicato ed invocato, nei confronti del Governo nazionale.
La vertenza Abruzzo fu uno dei motivi dello Sciopero Generale dei lavoratori e pensionati del Febbraio 2004)
Il Presidente Del Turco ha lanciato un segnale importante di corenza con il cambio di stagione politica, finalmente emerge la necessità del Tavolo Abruzzo e del negoziato con il Governo sui temi della crisi industriale abruzzese.
Il Sindacato abruzzese deve, però, continuare a fare la sua parte ed organizzare autonome iniziative e manifestazioni di sostegno agli obiettivi.
Il terreno perso deve essere recuperato.
Occorre, quindi, dare maggiore visibilità e forza a questo profondo mutamento di linea politica e di atteggiamento nei confronti di un Governo Nazionale latitante, che spalleggiato dalla precedente Giunta regionale, ha letteralmente cancellato l’Abruzzo dall’elenco delle possibili soluzioni industriali.