Bonanni: no allo sciopero ma serve un’iniziativa forte!  Ma duri della Cgil chiedono sciopero generale contro dimenticanze e arroganze  della Regione, Cisl e Uil, frenano,  ma propongono di fare muro contro la Regione, soluzione che poi prevale.Il dibattito sulla concertazione sindacati-Regione Abruzzo si pone così al centro dell’incontro sulla Finanziaria nazionale che ieri a Montesilvano ha raccolto dirigenti e militanti di Cgil, Cisl e Uil.
A tirare le somme del dibattito  il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni che parla delle questioni abruzzesi.E’ un fatto imbarazzante questa mancanza di dialogo, e con la Regione  un fatto che va riequilibrato, con le buone o con le cattive, scandisce Bonanni.

Il segretario generale della Cisl mostra la sua determinazione contro quella che chiama la cattiva politica.

Contro le malefatte della politica. Per questo il sindacato deve essere duro, proprio per aiutare quei politici che sono stufi di subire.

A loro daremo una mano, a quanti credono nella politica, nei bisogni dei cittadini.

Bonanni si appassiona e racconta come quando l’onnipotenza della politica si salda con gli apparati economici, diventa devastante per la vita sociale , il ragionamento piace e la platea applaude.

Bonanni così chiede sillabando le parole: una iniziativa, vera, forte, riconoscibile, verso i poteri pubblici, ossia Regioni e Comuni.

La proposta di Bonanni non è distante da quanto poi nel dibattito emerge sulla questione generale della Finanziaria, ossia  luci e ombre.
Luci per la lotta all’evasione fiscale, i sostegni ai precari, alle donne, alla famiglia, e alle fasce sociali più povere.

Ombre, invece, per le poche risorse destinate agli anziani, ai non autosufficienti e soprattutto alle politiche industriali e di sviluppo.

A rimarcare i concetti sono i segretari regionali della Cgil, Franco Leone e della Uil Roberto Campo, che alle 12 come presidente dell’assemblea annuncia che la Regione ha convocato i sindacati per il primo dicembre per discutere del Documento di programmazione economica.  Questa Finanziaria include alcuni punti di svolta per noi molto importanti.

Si torna a parlare di Mezzogiorno, di sviluppo, di fiscalità progressiva.

Resta tuttavia, secondo il segretario della Cgil, il problema di una politica regionale che assume in alcuni casi dei tratti inquietanti, con una spesa sanitaria impazzita e fuori controllo, mentre noi chiediamo con forza che si faccia lo sforzo di rientrare nel 45 per cento di spesa ospedaliera e si punti su servizi, medicina territoriale, prevenzione.
Quanto ai casi affrontati dalla magistratura ossia lo scandalo Fira e gli arresti di Montesilvano, Leone insiste su un punto: C’è  un problema strutturale, dice, bisogna mettere mano ad una riforma degli enti partecipati dalla Regione e pensare seriamente ad una riduzione dei costi della politica.

Quanto  successo alla Sangritana, ad esempio, è  di una gravità assoluta, mentre ai cittadini si chiede il massimo sforzo con il possibile aumento di Irap e Irpef.
Il primo dicembre, quando si vedranno con la giunta regionale per la stesura del documento di programmazione economia e finanziaria della Regione, i leader sindacali chiederanno fondamentalmente un punto: Che si esca da una logica d tagli e tasse, augura Roberto Campo, segretario della Uil abruzzese, e che si pensi ad un documento di sviluppo e crescita della regione.

Un processo che deve iniziare fin dalla discussione su questa manovra finanziaria regionale.

Di Franco Leone

ex Segretario Generale della Cgil Abruzzo - ex Seg. Generale Cgil Pescara e dello Spi Regionale.