I Segretari Generali CGIL-CISL-UIL, Leone, Tiburzi, Fasciani, oggi, 26 settembre, si sono incontrati per una approfondita analisi della politica economica e sociale abruzzese.
La situazione occupazionale tende al peggioramento: a luglio 2002 l’Abruzzo ha subito un ulteriore calo dell’occupazione, con una perdita di 5.000 posti di lavoro dipendente dell’industria e 14.000 del terziario autonomo.
Cresce il tasso di disoccupazione al 6% e i centri per l’impiego registrano ancora oltre 160.000 iscritti nelle liste di disoccupazione, in controtendenza con tutte le altre regioni d’ Italia.
Cala il prodotto interno lordo, calano di 5 punti le esportazioni e l’economia abruzzese è entrata in una fase di affanno.
Permane un’inesistenza dei confronti sindacali, salvo casi eccezionali di ritualità legati ad alcune emergenze.
Manca ogni riferimento di un Piano di Programmazione Economica e Finanziaria, più volte preannunciato ma a tutt’oggi inesistente.
Sulle scelte sulla sanità, in particolare sui ticket, permane totale contrarietà dei sindacati.
Da due anni la Giunta e gli Assessori emettono proclami ed annunci di predisposizione di piani di settore (ambiente, energia, sanità, trasporti, rifiuti solidi urbani, riorganizzazione del settore energetico, enti d’ambito, consorzi industriali, ecc.) e nulla di tutto questo è stato realizzato.
Sulle emergenze, a iniziare dal CIAPI, dai Consorzi Agrari e dalla gestione del personale, di stretta competenza della Regione, permane indifferenza ed incapacità ad individuare soluzioni.
Per quest’ultima manca da mesi l’Assessore preposto ai Servizi e Risorse Umane con ormai atavico ritardo sulla ristrutturazione organizzativa della macchina burocratica della Regione stessa.
Cresce la preoccupazione per la situazione ormai precaria e di crisi di tantissime aziende industriali nei vari territori, un segnale drammatico verso ulteriore disoccupazione.
Sono alcune delle condizioni che hanno indotto i Segretari Generali a ritenere la situazione ormai non più sostenibile.
E’ inevitabile intraprendere una forte iniziativa di mobilitazione.
Leone, Tiburzi e Fasciani proporranno ai loro organismi direttivi di attivare forme di protesta.
L’ipotesi condivisa è quella di attivare presidi permanenti di centinaia di lavoratori e pensionati davanti alle sedi istituzionali della Regione: Viale Bovio a Pescara, Palazzo Bargoni a L’Aquila, la sede del Consiglio Regionale e dell’Assessorato alla Sanità.
In mancanza di un cambiamento radicale della politica regionale e del modo di governare, di fronte al permanere di tale preoccupante situazione, i Segretari Generali, attraverso una iniziativa di confronto unitario di dirigenti e delegati CGIL – CISL – UIL ai vari livelli, proporranno una iniziativa generale di lotta.
Pescara, lì 26.09.2002