Valutazioni sul “Programma” Presentato dal Presidente della GR Ottaviano Del Turco
CONDIVISIONE DELL’ANALISI SULLO STATO DELLA REGIONE
Declino economico e industriale di natura “strutturale”. Fine della fase “propulsiva” dell’Abruzzo. Crescita dei differenziali di sviluppo tra zone interne – montagna/costa- città.
Conseguenze sociali: arretramento dei diritti, insicurezza e impoverimento, crescita della disoccupazione, precarizzazione e dequalificazione del lavoro
Cause arretramento Abruzzo:
- strategia della competizione delle imprese incentrata sull’abbassamento del costo del lavoro e la precarizzazione, la riduzione dei diritti, e non sull’innovazione, sulla promozione e l’utilizzazione dei saperi scientifici, sulla valorizzazione professionale e culturale del capitale umano;
- modello di sviluppo “duale” e non “unitario” dell’Abruzzo
- non ammodernamento e completamento delle reti infrastrutturali materiali e immateriali:
- assenza totale di programmazione generale e settoriale;
- isolamento dell’azione di governo della Regione rispetto alle scelte dei centri decisionali nazionale e europeo.
- CONDIVISIONE DELLA NECESSITA’ DI UNA SVOLTA RADICALE nella filosofia e negli indirizzi della Regione nei campi della politica economica – Industriale – del Lavoro – Sociale – Sanitario – Ambientale
Cardini della svolta (che apprezziamo perché anche essi ci appartengono come CGIL):
- valori di riferimento sono la:
centralità delle risorse culturali – professionali – ambientali e messa in rete dei saperi (Università, Ricerca, Scuola, Impresa, Istituzioni, Società);
sostenibilità ambientale dello sviluppo e suo ancoraggio ai principi di equità sociale, promozione dei diritti e della partecipazione (con particolare riferimento al mondo del lavoro):
- caratteri di sicurezza e stabilità che devono essere garantiti al lavoro.
- CONDIVISIONE SCELTE NEL CAMPO INFRASTRUTTURALE (in particolare trasporti), POLITICHE INDUSTRIALI, INFORMAZIONE., CULTURA, AMBIENTE, SANITA’, PREVENZIONE
- INDICAZIONI DI PRIORITA’ NELL’AZIONE DI GOVERMO DELLA CGIL ABRUZZO
- a) misure concrete per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
- b) apertura di un confronto con il Governo nazionale sulle crisi aziendali dei grandi gruppi nazionali e multinazionali presenti in Abruzzo
- c) apertura di un confronto con il Governo nazionale al fine di recuperare le dismissioni di attività direzionali in Abruzzo da parte di: ENI, ENEL, TELECOM, ANAS, POSTE .
- d) adozione di una legislazione e programmazione regionale di contrasto alle vecchie e nuove povertà e all’esclusione sociale
- e) modulazione delle leve fiscali e tariffarie regionali e locali a sostegno delle fasce deboli e delle famiglie in difficoltà su base ISEE